Vittime di mafia, la Memoria e l’Impegno del nostro Istituto

Data: 21/03/2023

Ricorre il 21 Marzo la Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. La manifestazione, promossa da Libera e da una rete di associazioni, movimenti e sindacati, è tesa ad un impegno non solo “contro” le mafie, la corruzione, i fenomeni di criminalità e chi li alimenta, ma pone in risalto la giustizia sociale, una legalità democratica fondata sull’uguaglianza, una memoria viva e condivisa, una cittadinanza all’altezza dello spirito e delle speranze della Costituzione.
Libera ha scelto nel 2023 di proporre la manifestazione a Milano, con lo slogan “È possibile”, per riflettere su ciò che ciascuno può fare per l’affermazione dei diritti e della giustizia sociale. “La parola possibile – scrive Libera nel proprio sito internet – deriva da potere e indica ciò che si può realizzare, ciò che può accadere. Oggi ci troviamo su un sentiero oscuro, dove talvolta non ci sono neanche le stelle a farci da guida. Sappiamo che è possibile superare questa fase se a metterci in gioco siamo tutti, insieme: solo con il noi si può arrivare ad affermare la pace, la giustizia, la verità, i diritti, l’accoglienza e la libertà“. Il nostro istituto è da sempre sensibile alla tematica della legalità. Gli alunni della Primaria e della Secondaria lavorano annualmente per conoscere le vittime innocenti di mafia, tra cui moltissimi bambini, gli uomini e le donne che si sono impegnati in prima linea per contrastare le organizzazioni criminali. Da anni è stata attivata la collaborazione con Libera e il presidente provinciale Enzo Giussani che, anche quest’anno, ha permesso agli studenti di terza media di conoscere da vicino una realtà del territorio sottratta alla criminalità e divenuta un importante centro di inserimento lavorativo per persone diversamente abili. Nel mese di Maggio, sempre in collaborazione con Libera, gli alunni delle terze saranno coinvolti in un evento commemorativo, alla presenza di Arianna Mazzotti, nipote di Cristina, una delle prime vittime di sequestro in Lombardia. Il nostro impegno passa dunque dai banchi di scuola, certi che per contrastare l’illegalità occorra trasmettere ai più piccoli i valori della legalità.

L’addetta stampa